La giovane responsabile, Lysa, è infatti cresciuta giocando con la carta, grazie alla Cartotecnica di famiglia, fondata nel 1964:
“L’aspetto del riciclo è venuto in modo naturale, lavorando direttamente con la carta: gli avanzi di lavorazione si prestavano per sperimentare nuove idee. Visto che da cosa nasce cosa, ho contattato le case editrici italiane di fumetti come Diabolik e Lupo Alberto per chiedere i resi ritirati dalle edicole che riutilizzo per creare i miei bijoux. È in questo modo che Mieko ha preso forma”.
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