"Da qualche tempo distinguo il termine industrial design dalla parola design,che in inglese significa progettare. Si potrebbe progettare anche un assalto al teatro di Mosca; invece c'è un disegno particolare, specifico, che è quello che si fa per l'industria, per la produzione, per i mercati: questo è disegno industriale." Ettore Sottsass

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mercoledì 25 maggio 2011

Variante sul tema handmade book. Un esperimento.

 
      
Questa variante sul tema va presa in considerazione come prova sperimentale;
Per il processo di realizzazione ed altre foto si rimanda al link: Project documentation

venerdì 4 febbraio 2011

Gaetano Pesce: "le cose malfatte mi piacciono".

Il fatto di fare degli oggetti che, nel loro processo di fabbricazione, ammettono l'errore e il difetto, è un mezzo per affermare che l'ideale della bellezza del nostro momento storico è quello della realtà quotidiana, con le sue qualità di differenza, le sue contraddizioni, e le sue trasgressioni. Come sappiamo, l'oggetto difettoso è quello che, nella produzione standardizzata, ha il coraggio, la forza e la volontà di essere diverso, malgrado la potente macchina standardizzatrice. Questo possiede il valore più grande, gli altri erano solo dei numeri.  G.P.

Un monile per una bellezza femminile unica, diversa ed ineguagliabile. L'idea della bellezza che comprende anche il difetto. Persino il malfatto, che nel design era sinonimo di scarto, diventa nella poetica di Gaetano Pesce elemento differenziatore, testimone di unicità e particolarità che vanno oltre i canoni conformati e conformatori.
La resina flessibile, materiale a indurimento progressivo, permette di creare forme ogni volta diverse, giocando anche con più colori che si miscelano in modo imprevedibile. Il risultato è quello di un oggetto unico. Un multiplo di serie che ha in sé una qualità originale, data da un processo che prevede un forte grado di umanizzazione e di intervento casuale.



Gocce di resine colate si catalizzano in funzione di tavoli, sedie, poltroncine, sgabelli, scaffali e credenze, vasi e molti altri oggetti, secondo un principio di serialità differenziata. Tutti i pezzi nascono diversi l’uno dall’altro, unici, separabili, mutevoli e aromatici, sensibili e policromatici: nessuno è perfetto:


             
Un tavolo della collezione "Sessantuna"

Fonti:

lunedì 24 gennaio 2011

Ettore Sottsass, un piccolo omaggio a Mondrian, Friedman Benda, New York

New York - Friedman Benda è lieta di annunciare una mostra di opere di Ettore Sottsass. Questa serie di armadi ideati dall' architetto negli ultimi anni della sua vita è dedicata al maestro De Stijl, Piet Mondrian.   Mai prima d'ora espostesi traducono in  mobili scultorei di colore e forma splendida.
Questo corpo notevole di lavoro sta alla fine di una carriera senza precedenti in oltre sei decenni, in cui Sottsass sfida le convenzioni del modernismo e continuamente reinventa il corso del design contemporaneo.



                 

Fonti:
http://www.designws.com/news/ettore_sottsass_un_piccolo_omaggio_a_mondrian_friedman_benda_new_york/